# Silvio Omizzolo (1905-91), nato a Padova ma originario dell'Altopiano di Asiago, pianista e docente di pianoforte, direttore del Conservatorio di Musica C.Pollini di Padova, fu uno dei massimi compositori veneti del secolo. Allievo del compositore vicentino Almerigo Girotto, adotto` un linguaggio costruttivista contrappuntistico affine ad Hindemith e Bartok, sperimento` atonalita` e dodecafonia, ma ritenne anche una ricca espressivita` e raffinata liricita`.
# In modi diversi, i compositori di questo festival sono testimoni alti del XX secolo in Europa. La musica di Mahler sembra presentire il disastro incombente sul popolo ebraico e sull'Europa. Dmitri Shostakovich, che visse e compose in Leningrado assediata, dovette anche per lunghi anni resistere allo stalinismo. Negli anni 60 e 70 Luigi Nono vedeva nella classe operaia e nei soggetti rivoluzionari i destinatari del linguaggio liberato della nuova musica. Silvio Omizzolo, pur rifuggendo dal ruolo di musicista impegnato, non manco` nel 1941 di esprimere accorato dolore per la guerra nel Lamento della sposa padovana per la partenza del marito alle Crociate e nel 1963 orrore per l'eccidio nazista nella Elegia per gli impiccati di Bassano.