Peppino Fiorelli era nato a Napoli il 5 maggio 1904.
Non aveva ultimato alcun corso di studi a undici anni era
stato espulso da scuola per indisciplina.
Sbarco' il lunario come fattorino di un negzozio e poi fu'
assunto,cameriere,da uno ziogestore di una trattoria.
Allora le postegge erano il contorno do ogni pranzo napoletano degno di rispetto.Cosi'Peppino scopri' la bellezza delle nostre canzoni.Pero' a quel tempo piu' di tutte gli piacevano le voci liriche,fu' affascinato dal San Carlo e riusci' a entrarvi come comparsa.Fece persino il mimo e il balleriano.Quando riusci' a mettere da parte
qualche risparmio,apri' una sua pizzeria all'angolo fra via Speranzella e Pasquale Scura.La frequentavano poeti e
musicisti,di solito squattrinati,ma gli altri clienti paganti furono molto pochi.In bolletta,torno' a indossare la giacca bianca del cameriere.Un amico che conosceva la sua passione lo spinse a partecipare al concorso da Dopolavoro.Presento' "E' Pasturielle",musicata da Filippo Ricciardi,e vinse la targa del Mattino.Bell'esordio,a oltre trenta anni.Da allora collaboro' con musicisti di
vaglia.Nel 1938 offri' i versi a Gaetano Lama per "Vomero mio".Ottenne un un po' di notorieta' e pochissimi soldi ,quasi niente.Nel 1939 emigro' in Germania,natuaralmente per fare il cameriere.
Sognava il necessario per aprire un vero ristorante sotto il Vesuvio.Un bel gruzzolo lo accantono',ma quando torno' in Italia,fu' bloccato a Roma dalla guerra,nell'Italai spaccata in due dalla ritirata tedesca.
Allora inauguro' unn locale nella capitale;come ristoratore dovette dare buona prova di se' ancora oggi un
elegante locale torinese propone "gli spaghetti alla Peppino Fiorelli".A Roma ,quando l'incubo fini' scrisse
"Simme e' Napule paisa'",la definitiva consacrazione.
Dopo vennero "A' bumbuniera mia" con Alfieri(1948),la bella
"Mannagia e' rrose" con Vian;e alcune caznoni di buona qualita' vestite di note da Furio Rondine :
"Vicoletti di Toledo"(1950),"Venite o' Chiatamone"(1953),
e "Sci...sci...(Piazza dei Martiri,un allegra nota di costume sui vitaioli partenopei.
I maggiori successi in termini di popolarita' li ottenne
tuttavia con canzoni in italiano,da "Sospiratella"(1948)
a "Serenata celeste"(1956).Vinse due volte il Festival di Sanremo,con "Buongiorno tristezza" nel 1955 e "Corde della
mia chitarra" nel 1957,musicate da Ruccione; alla rassegna sanremese,ancora con Ruccione,arrivo' quarto con "Madonna delle rose"(1952),terzo con "La barca torno' sola"(1954) e
fu' finalista con "Albero caduto"(1956).
Mori' a Roma ,il 6 agosto 1960,stroncato da un infarto