Cristina NicoTesti poetici quanto diretti, malinconia ma anche una vena ironica e a tratti surreale, un’attitudine da rockeuse: queste alcune delle caratteristiche della musica e della poetica della genovese Cristina Nico. Per la OrangeHomeRecords di Raffaele Abbate ha pubblicato nel dicembre 2014 il suo primo lavoro di lungo respiro ‘Mandibole’, registrato al GreenFog Studio da Mattia Cominotto con la produzione artistica di Tristan Martinelli (Numero 6, Roberta Barabino, Dejan e l’Orso Glabro). La cantautrice già con i precedenti ep autoprodotti ‘Cinnamomo’ (Cinnamomo, 2006) e ‘Daimones’(Cristina Nicoletta, 2010) aveva destato l’interesse degli addetti ai lavori. Nel 2014 si è aggiudicata il Premio Bindi, prestigioso premio per la canzone d’autore, con la ballade “Le Creature degli Abissi”, scelta anche come singolo del disco. Nelle candidature alle Targhe Tenco del 2015 era in lizza nelle sezioni Opera Prima e Canzone Singola. Nel 2016 gli Yo Yo Mundi la invitano a cantare nel brano “Cuore Femmina”, contenuto nel loro ultimo disco “Evidenti tracce di felicità”, e ad aprire diversi concerti della storica band piemontese. Il nuovo disco, anticipato dall’omonimo singolo e videoclip, “L’Eremita”, è uscito a giugno 2018 sempre per OrangeHomeRecords buona parte delle canzoni sono già state testate dal vivo in un energico set chitarra-voce-batteria che vede ai tamburi Federico ‘Bandiani’ Lagomarsino, ma durante la produzione del disco si sono aggiunti i preziosi apporti di Osvaldo Loi alla viola, Robi Zanisi agli strumenti a corda etnofolk e dello stesso Raffaele Abbate, questa volta anche produttore artistico insieme alla stessa Nico, ai sample elettronici. Con le amiche Sabrina Napoleone e Valentina Amandolese, anima l’associazione culturale Lilith, organizzatrice del Lilith Festival della Musica d’Autrice, e propone un particolare live in trio, le INA/INA/INA, che vede le tre cantautrici assieme sul palco.

E’ anche artista visiva, quando è in buona realizza collage, dipinti, sculture di sapone e materiali di recupero.

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