Ingegnere civile, poeta, traduttore, originario dell’Alsazia (Mulhouse 1843 - Nancy 1913)
Figlio di un artigiano, segue gli studi a Strasburgo, poi impiegato come ingegnere in una fabbrica tessile. Denunciato a causa delle letture sovversive, dimissiona e si reca a Parigi, dove vive di traduzioni ed entra in contatto con i fratelli Reclus. Membro dell'Internazionale, nel 1868 aderisce all'Alleanza Internazionale della Democrazia Socialista che si trasforma poi in sezione ginevrina dell'AIL e nello stesso anno è delegato nel 1868 della sezione dell’internazionale di Parigi al Congresso della Pace a Berna.
Partecipa alla Comune di Parigi e viene ferito sulle barricate e nel maggio 1871 riesce a rifugiarsi in Svizzera, a Basilea. La sua compagna, Mathilde Röderer, (che sposa nel 1876) è militante della FG.
Con l'amnistia del 1880 si installa a Belfort, poi a Nancy, dove è tra i fondatori della Maison du Peuple e dell'Univeristé Populaire.
Da maggio a luglio 1912 figura come gerente del Libertaire di Parigi.
Nel 1870 scrive le parole de “La Jurassienne” (dapprima chiamata "L'Alsacienne") pubblicata solo nel febbraio 1874 (mentre la musica è di James Guillaume, con lo ps di Jacques Glady, cognome di famiglia della madre) dal seguente ritornello: "Ouvrier prends la machine / Prends la terre, paysan!".
Autore di numerosi poemi e canzoni, tra cui "A la mémoire de Varlin" (1871), "La Grève Générale"...
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