Olivia Sellerio
Olivia Sellerio nasce a Palermo. Cresce fra i libri della casa editrice diretta dai suoi genitori Enzo e Elvira e si appassiona al canto ancora bambina.
Studia pianoforte per quattro anni e sotto la guida di Elsa Guggino; frequenta il Folk Studio di Palermo partecipando agli incontri coi cantori urbani acquisendo e coltivando nel proprio i diversi modi del repertorio popolare siciliano.
Collabora appena adolescente con musicisti quali Alfio Antico, impegnati nel rinnovare profondamente le modalità e i materiali della musica di estrazione etnica e tradizionale.
Intanto, grazie a una natura curiosa e duttile e a una forte inclinazione all'apprendimento di lingue e generi musicali diversi, e a un'assidua frequentazione della comunità Capoverdiana a Palermo, impara il dialetto creolo e studia il canto tradizionale dell'arcipelago africano dalla Morna al Batuque che qualche anno dopo, durante la sua permanenza a Parigi, interpreterà accompagnata da musicisti della comunità lusofona della capitale francese.
Ma l'amore per il jazz, iniziato durante l'infanzia ascoltando i dischi del padre e sempre alimentato, finisce col prevalere. Studia canto jazz per sei anni con Loredana Spada e per tre con Maria Pia De Vito, perfezionandosi con Rachel Gould, Sheila Jordan, Mark Murphy, Norma Winstone. Studia tecnica lirica per tre anni.
L'attività di famiglia la lega fortemente e fisicamente alla città natale, così fino al 2003, divisa tra i libri e la musica, sceglie di limitare la propria attività di cantante alla scena Siciliana.
Forma i primi gruppi a suo nome -a proprio agio tanto nell'interpretare brani della tradizione americana, quanto nel repertorio brasiliano e latino americano (diversi i suoi tributi monografici, da Monk a Ellington, da Gershwin a Kurt Weil, da Jobim a Chico Bouarque, solo per citarne alcuni) -, e collabora per tutti gli anni novanta con i migliori musicisti della scena isolana molti dei quali di rilevanza nazionale.
Canta nell'Open Jazz Orchestra di Mimmo Cafiero fino al 2002, e insieme a Stefano D'Anna, per i primi tre anni del millennio, compone musiche originali su testi di autori siciliani contemporanei, da Maria Attanasio a Ignazio Buttitta, da Piccolo a Camilleri, e imbastisce una prima versione di Accabbanna.
Dal 2004, grazie alla preziosa presenza del fratello Antonio entrato a pieno titolo alla guida della casa editrice al fianco della madre, può finalmente dedicarsi soltanto alla musica. Nel 2005 esce per Egea il suo primo disco Accabbanna. Nato dall'esigenza di coniugare il canto jazz con quello popolare siciliano e dall'incontro con Pietro Leveratto, Accabbanna suscita uno straordinario interesse della stampa nazionale, conquistando grandi spazi sui principali quotidiani, e cattura l’attenzione dei maggiori organizzatori italiani e internazionali.
Per la sua interpretazione in Accabbanna Olivia Sellerio ha ricevuto il premio “La Donna nel Jazz” assegnato dall’Associazione Calata Sbarbaro di Savona 2006 e il premio speciale “Donna di scena” 2006 nell’ambito dell’omonima kermesse Siracusana.
Nello stesso anno, ancora con Pietro Leveratto musica gli audiolibri -pubblicati da L'Espresso e La Repubblica in collaborazione con Full Colour Sound- “Donna di Porto Pim” di Antonio Tabucchi, letto da Marco Baliani e, in collaborazione con Enrico Rava e Paolo Damiani, “Un filo di fumo” di Andrea Camilleri, letto da Fiorello, che dopo un sorprendente successo in edicola (80.000 copie), stanno riscuotendo grandi consensi anche in libreria.
A conferma del suo amore per la parola scritta e consolidando il sodalizio col contrabbassista e compositore Genovese, mette in musica diverse poesie che dal 2007 interpreta nel nuovo spettacolo Note Romanze; tra queste Nas quatro estacoes del poeta portoghese Gastao Cruz e Lingua e dialettu del poeta siciliano Ignazio Buttitta. I due brani originali sono pubblicati rispettivamente nel cd Kalz'art Live (Egea) e nel cd La mia vita vorrei viverla cantando (Fondazione I. Buttita/ Regione Siciliana).
Un nuovo cd, Violeta, tributo alla Parra, somma poetessa e musicista Cilena del 900, è il sesto frutto della proficua collaborazione con Leveratto dal suo esordio nel 2004 a oggi, in uscita a settembre per Egea Records.