Marina Rizzato, in arte Malva, da sempre ha la passione…praticamente di tutto. Pittura, narrativa, cinema.
Fin da ragazzina si avvicina alla musica e, dopo un percorso tortuoso in balìa dei suoi mille interessi, arriva finalmente a maturare una sua personale vena artistica: mescola la sua passione per la musica a quella per le storie scritte, dei racconti, delle filastrocche, e così diviene una cantastorie dei tempi moderni. Malva ama portare le sue storie per le strade, nei locali che la ospitano, nel tentativo di riportare il frutto del suo lavoro là dove l’ha trovato: nel mondo di tutti i giorni, e fra i personaggi comuni e quotidiani che lo abitano.
Delle sue canzoni si può gratuitamente godere in rete (Youtube, pagina Facebook). Sono ballate di sapore "cantacronachistico", alla maniera dei nonni, cioè, di quelli che poi, col più fortunato dei neologismi, verranno definiti "cantautori": i cantacronache.
Nel solco di questa tradizione si iscrive con grande eleganza e partigianeria, epigona di Margot Galante Garrone, collaboratrice di Fausto Amodei per "Se (ancora) non li conoscete" e autrice di un Cantacronache vero e proprio, suo prodotto discografico di esordio: "Cantacronache n° 3", il terzo di una riedizione della serie di cantate politiche e sociali, eroica impresa della piccola ma coraggiosa casa editrice e discografica "Il Cenacolo di Ares", progetto che ha visto la partecipazione di Beppe Chierici, Mireille Safa, Igor Lampis e Giuseppe Mereu oltre che, nel pieno spirito dei Cantacronache, di scrittori, traduttori e poeti al servizio della canzone.