Progetto nato nel 1998 per volontà del chitarrista e cantautore emiliano Davide Borghi, propone un genere di folk malinconico, sperimentale e rarefatto con innesti tastieristici ed elettronici ad opera degli altri due membri Stefano Romagnoli e Carlo Baja Guarienti. La scrittura di Borghi è fondata su una poetica delle piccole cose che rivolge attenzione particolare all'innocenza perduta, violata o calpestata dei bambini vittime di guerre, violenze e abusi.