Figlio d'arte (il padre è il celebre cantautore Fabrizio De André), cresce in mezzo alla musica e ai principali nomi della musica italiana degli anni '60 e '70.
Durante l'adolescenza, Cristiano studia chitarra e violino al Conservatorio di Genova e inizia a collaborare alla stesura delle musiche per spettacoli teatrali.
Nei primi anni Ottanta fonda un gruppo musicale (i Tempi Duri) con alcuni musicisti di Verona.
I Tempi Duri (di cui esce un unico album, Chiamali tempi duri) sono supporter di Fabrizio De André fino al loro scioglimento nel 1985.
In quello stesso anno Cristiano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone "Balla più di me", arrivando quarto nella sezione Giovani e vincendo il Premio della Critica.
Nel 1987 esce il suo primo album da solista, Cristiano De André, alla cui realizzazione ha partecipato anche Massimo Bubola.
Nel 1990 esce l'album L'albero della cuccagna, a cui hanno collaborato (fra gli altri) Mauro Pagani, Vince Tempera, Ellade Bandini, Ares Tavolazzi e Massimo Bubola.
Il terzo album di Cristiano esce nel 1992, Canzoni con il naso lungo, in cui spicca una collaborazione di successo con Eugenio Finardi.
Nel 1993 Cristiano ritorna a Sanremo con il brano "Dietro la porta": si aggiudica il secondo posto assoluto nella categoria Campioni, il Premio della Critica e il Premio Volare.
Nel 1995 esce l'album Sul confine, in cui sono presenti collaborazioni di rilievo con musicisti con cui Cristiano aveva già collaborato e un intervento del padre per il brano Cose che dimentico.
Nella seconda metà degli anni Novanta Cristiano accompagna in tour il padre Fabrizio dimostrando una notevole capacità eclettica e flessibilità musicale, suonando sul palco al fianco del genitore numerosi strumenti fra cui il violino, strumento per il quale furono riscritti alcuni arrangiamenti dei principali successi di Faber.
Nel 2001 esce l'album Scaramante: sembra che sia il culmine di crescita musicale con il quale Cristiano cerca di superare la morte del padre e di cominciare un percorso effettivamente solista.
Nel 2003 è ancora al Festival di Sanremo con "Un giorno nuovo", dopo la partecipazione esce l'omonimo album live, che raccoglie i brani dei precedenti album.
(da wikipedia)