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I Katsushiro perso nel bosco sono di Milano. Il gruppo nasce nel 2010 dall’amicizia tra Massimo Conte e Cesare Biratoni, che inziano a meditare le prime canzoni in una versione acustica (chitarra e voce). Questa prima fase vede l’aggiunta di Alberto Moscatelli al basso. Il passaggio all’elettrico coincide con l’ingresso di Leonardo Sala al piano e di Gabriele Marsile alla batteria. Gabriele resta nella formazione solo qualche mese per essere sostituito prima dal polistrumentista Roberto Laria e, a partire dal 2012, da Giorgio Albani. Si giunge così alla formazione definitiva che, a partire dal 2013, rimette mano al materiale accumulato e ne produce di nuovo, con l’obiettivo di centrare una resa live d’impatto e un disco di debutto convincente e appassionato. Per il ruolo di produttore artistico la scelta cade su Giuliano Dottori, cantautore milanese stimato e apprezzato da pubblico e critica di settore per la sua personalissima cura della melodia, degli arrangiamenti e degli incastri testuali. Attitudini fondamentali per i KPNB. Inizia così una collaborazione fortemente voluta e cercata che porta alla realizzazione del primo disco dei KPNB. Un disco che fa della musica un’occasione collettiva e pubblica.
Il nome della band è un omaggio al film I sette samurai di Akira Kurosawa. Nel film Katsushiro Okamoto è un giovane di origini aristocratiche che, per riuscire a diventare samurai, chiede di diventare discepolo di Kambei Shimada, ronin reclutato dai contadini di un villaggio assalito da briganti. Nel corso del film Katsushiro si innamora di Shino, la figlia di uno dei contadini del villaggio, costretta dal padre per proteggerla a vestirsi da uomo. Attraverso l’amore per Shino Katsushiro scopre la dignità e la forza morale dei contadini. L’incontro tra Katsushiro e Shino avviene nel bosco in cui il giovane si è perso, da qui il verso “Katsushiro perso nel bosco si lascia cadere su un letto di foglie” della canzone Katsushiro perso nel bosco.