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Rivisitare la musica popolare senza cadere in un logoro cliché rappresenta una sfida difficile per ogni musicista, specie se si vuole mantenere un approccio ai materiali integro e puro. L’impegno dei Parafoné è quello di riproporre la musica senza variarne l’essenza, utilizzando gli strumenti tramandati di padre in figlio come chitarra battente, zampogna, lira, organetto, tamburello, fischiotti eccetera: strumenti antichi che lasciano intravedere una straordinaria attualità soprattutto in una società che tende a smarrire le proprie identità culturali.
Decidere di confrontarsi con le tematiche popolari rappresenta dunque per i componenti dei Parafoné un’esigenza precisa che ha radici profonde nella cultura popolare calabrese, della quale si sentono figli e naturale espressione come singoli e come gruppo. Questo confronto avviene in modo solare e leggero nella riproposizione, con arrangiamenti originali e coerenti, degli antichi temi e canti della tradizione orale-musicale della Calabria.
I capisaldi espressivi di un modo che deve essere strenuamente difeso sono gli anziani e gli uomini di questa terra che hanno vissuto la musica popolare come metodo di espressione che affonda nei ricordi e nella voce di un antico canto. Ciò non significa necessariamente respingere le influenze musicali di altre culture, anzi, per i Parafoné questo è un metodo di lavoro che favorisce il confronto e la crescita, sia essa musicale e culturale, del singolo individuo come della koiné di appartenenza, tramite il messaggio implicito che la musica stessa esprime, capace di suscitare pacifici sentimenti di tolleranza e armonia aldilà delle differenze culturali.
Negli anni il gruppo ha sviluppato una propria identità precisa correlata ad una crescita musicale entusiasmante, originatasi non solo dalle esperienze dirette sui palchi di tutta la Calabria, ma soprattutto da un lavoro di ricerca e di sperimentazione costante, il cui approccio è stato rigoroso e attento ad ogni minimo dettaglio. Grazie a questo impegno il gruppo ha assorbito dai suonatori della tradizione, con grande umiltà e riconoscenza, le basi di un linguaggio poi sviluppato ed aggiornato in proprio.
Il viaggio “on the road” ha portato i Parafoné ad esibirsi sulle piazze di quasi tutta la Calabria e anche in prestigiose ribalte oltre oceano, come è avvenuto presso il Columbus Center di Toronto, o suonando per le comunità di emigrati calabresi riunitesi per l’importantissimo “Columbus Day” a New York, rappresentando la Regione Calabria nella giornata commemorativa della scoperta dell’America.
Tra gli altri lavori che il gruppo ha portato a termine si ricordano le colonne sonore firmate per spettacoli teatrali, nelle collaborazioni con alcune delle compagnie più accreditate in Calabria come “Compagnia Teatro del Carro” e “Dracma centro sperimentale di atri sceniche” con il quale è in cantiere un progetto teatrale che prevede la partecipazione di Giorgio Albertazzi nonché la partecipazione alla colonna sonora del film “Riturnella” di Francesca Garcea attualmente in concorso presso diversi festival cinematografici.
Intensa anche la collaborazione con l’attore e cabarettista Rocco Barbaro e Alberto Patrucco. I Parafoné sono stati inoltre ospiti della OPC – Orchestra popolare Calabrese, i cui progetti hanno ospitato artisti del calibro di Pierò Pelù, Simone Cristicchi e The Dhol Foundation.
Nel 2011 è uscito il primo lavoro discografico “Il ritorno dei Suoni” edito da Elca Sound e in vendita in tutta Italia tramite catalogo Feltrinelli. “Disperanza” è il titolo del secondo, atteso capitolo, che verrà ufficialmente presentato alla fine di luglio 2012.