I Julie's Haircut nascono nel 1994 a Sassuolo, in provincia di Modena, inizialmente sotto la prima formazione di tre elementi: Nicola Caleffi, chitarra e voce; Luca Giovanardi, batteria e voce; Laura Storchi, basso e voce.[1] Per buona parte della metà degli anni '90, la band registra svariati demo e prende parte a numerose esibizioni dal vivo dei locali della loro zona. Nel 1995, Luca Giovanardi diventa il secondo chitarrista della band, con l'entrata in scena di Giancarlo Frigieri alla batteria, due anni dopo sostituito da Roberto Morselli. Nel 1998 la band segna un contratto con l'etichetta bolognese della GammaPop Records.[1]
Il debutto e il successo (1999 - 2003)Modifica
Nel 1999 esce il loro album di debutto Fever in the Funk House prodotto dalla Gammapop. Il disco, un mix di garage rock,psichedelia, noise e melodie pop, è salutato dalla critica come uno dei migliori debutti indie rock italiani; successivamente viene inserito dalla rivista "Rumore" tra i 50 migliori dischi nella guida sul "Rock italiano anni 90". Con l'inizio del nuovo millennio, i Julie's Haircut intraprendono la loro attività live intercontinentale, pubblicano una serie di EP e sono segnati dall'ingresso in formazione del tastierista e polistrumentista Fabio Vecchi. Il successivo Stars Never Looked so Bright uscito nel 2001 sempre sotto etichetta Gammapop, mescola gli elementi dell'album precedente con un approccio più soul, rispecchiando l’amore per la black music degli anni sessanta maturato in seno alla band.
Cambio di etichetta e giorni attuali (2003 - presente)Modifica
Nel 2003, dopo essere passati sotto l'egida della bolognese Homesleep Records, i Julie’s Haircut hanno pubblicato il loro terzo album musicale, Adult Situations; il primo a godere di una distribuzione internazionale. Qui melodia e psichedelia si compenetrano in maniera più personale. Nel 2005, con l’aggiunta del nuovo membro Andrea Scarfone alla chitarra, basso ed effetti, la musica dei Julie's Haircut si è mossa verso territori più sperimentali, concentrandosi maggiormente sull’improvvisazione e la ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove che ha caratterizzato la loro musica fin dal primo giorno. Nel 2006 è uscito After Dark, My Sweet, quarto album della formazione, che ha visto la collaborazione di Pete Kember, meglio noto come Sonic Boom, uno dei membri fondatori della band inglese Spacemen 3.
Nel 2008 la band ha terminato le registrazioni del quinto album che si intitola Our Secret Ceremony, uscito il 4 febbraio 2009per l'etichetta pugliese A Silent Place. A fine 2009 intraprendono con la band italiana Mariposa un tour congiunto denominato "Concerto Grosso". Per l'occasione le due band insieme registrano il brano It's about that time di Miles Davis e lo includono in un cd-r insieme ad un inedito dei Mariposa (Sombrero Mescalero) ed una reinterpretazione realizzata di Julie's Haircut diEscape from New York di John Carpenter. Questo CD non è stato commercializzato ma era rintracciabile solo ai concerti del tour. Nel 2010 il comune di Carpi, in provincia di Modena ha chiesto alla band di rileggere il disco di Lou Reed Transformerdurante la rassegna "Storie di (Stra)ordinaria Scrittura" che si è tenuta a marzo.[2] Lo stesso anno partecipano con Peter Hookall'omaggio ai Joy Division Unknown Pleasures a Reggio Emilia.
Un nuovo singolo 10", che include cover di The Tarot dalla colonna sonora de La montagna sacra di Alejandro Jodorowsky e di O Venezia Venaga Venusia di Nino Rota dalla colonna sonora del Il Casanova di Federico Fellini viene pubblicato nel giugno 2011 sulla risorta etichetta Gamma Pop, divisione della Ghost Records[3].
Nel 2012 pubblicano The Wildlife Variations, un EP in formato digitale e vinile prodotto da Trovarobato e Woodworm[4].
Nell'ottobre 2013, dopo qualche mese dalla pubblicazione dello split album 7" con i Cut intitolato Downtown Love Tragedies - che include la loro cover di Who is he and what is he to you di Bill Withers - esce il sesto album della band, Ashram Equinox, su etichetta Woodworm/Santeria.