Faustino Dalmazzo "Angelo"
Nato a Centallo il 29.11. 1919, avvocato, sottotenente di complemento degli alpini, ufficiale del comando della compagnia Rivendicazione Caduti.
Partigiano del Cuneese, comandante di battaglione della XX e della XXI brigata GL, poi commissario politico della 1.a divisione alpina GL. Amico di Nuto Revelli
Da “La guerra dei poveri" di Nuto Revelli:
settembre 43 si rifugia a monterosso grana (126)
novembre 43 scende in pianura, qualche puntata in Val Grana (131)
novembre 43 con Nuto a Caraglio, poi a Sant'Anna di Bernezzo (133)
dicembre 43 sempre in pianura (143) idem gennaio 44 (149)
marzo 44 in azione presso Centallo (158)
marzo 44 arrestato e portato alle carceri del Gil - poi liberato (164)
(fra parentesi il numero pagina del libro)
Da “Storia dell’Italia Partigiana” di Giorgio Bocca:
Gruppo di Centallo. È il prototipo dei gruppi di pianura. Organizzato da tre ufficiali degli alpini, due di complemento, Faustino Dalmazzo e Piero Bellino, e uno effettivo, Nuto Revelli.
Esprime una certa diffidenza militaristica e anche una vecchia gelosia scolastica (sì, anche le gelosie degli anni della scuola contano alle origini del partigianato) verso i gruppi di Madonna del Colletto e di Frise, già acquisiti alla fazione politica; ma è anche abbastanza maturo per non accontentarsi del militarismo alla maniera regia di Boves. Una decina di uomini, armi abbondanti.
Organizzazione del tipo maquis, cioè clandestina, con gli uomini che fìngono di continuare una normale vita di lavoro e si trovano solo per le azioni. Centallo è nella pianura, fra Cuneo e Savigliano.
Nel dopo guerra ritorna al suo lavoro di avvocato di Centallo.
Altre informazioni (provvisorie)
Sul sito "istoreto" sono disponibili molte fotografie della Sfilata per la liberazione di Cuneo del 6 maggio 1945, però, come in quasi tutte le foto dell'epoca, non sono identificate le persone. Il mio dubbio è che Faustino non ci sia proprio perchè "scattava le foto"...
Vorrei anche far notare che la canzone si riferisce alle montagne, mentre il gruppo di "Angelo" operava in pianura... ma questo non invalida il significato della canzone, visto che dalla pianura di Centallo-Fossano le montagne sono bene in vista. Faustino poi tornava spesso in Val Grana.