Singolare prete che divenne famoso come cantautore, di canzoni religiose, certamente, ma permeate di una religiosità "dal basso", vicina alla gente, dentro la gente. Era nato il 30 giugno 1918 a Val d'Ajol, nel dipartimento montano dei Vosgi. Novizio nel 1936, parte per la Siria; nel 1949 è ordinato sacerdote e dirige una corale, a Reims, dove insegna francese in un liceo. Scriveva canzoni da molto tempo, che cominciano ad essere note nel 1953; presto diventa una specie di fenomeno, raggiungendo una notorietà enorme in Francia e non solo. A Londra, ad un suo concerto assistono 18.000 spettatori. Tiene tournée in Sudamerica e in Europa. Registra il suo primo LP (allora si chiamavano "33 giri") nel 1956 e vende 45.000 copie in tre settimane; nel 1961 arriva al milione di dischi venduti. Nel 1965 è il primo sacerdote autorizzato a cantare oltre la "cortina di ferro", invitato a Varsavia dove si esibisce gratuitamente. Parla correntemente 9 lingue.
Come all'improvviso era arrivata, la fama va via in un attimo. Il padre Duval viene spazzato via all'improvviso. Le sue canzoni, notissime fino a un momento prima, vengono dimenticate. E, davanti a tutto ciò, Duval ha una reazione umanissima. Si mette a bere. Sempre di più, fino a diventare alcolizzato. Dichiara, dopo essere uscito a fatica dall'alcolismo: "Quel che mi ha fatto mettere a bere sono stati i soldi, gli stronzi, i decorati, il mio disadattamento congenito di fronte alla sporcizia del mondo. Volevo salvare il mondo e mi sono ritrovato alcolizzato."
Il padre Aimé Duval è morto il 3 maggio 1984; è sepolto nella basilica di Saint-Epvre a Nancy. Da un po' di tempo qualcuno ha riscoperto le sue canzoni. Aveva una faccia scavata, magrissima, ed era altissimo. Come un altro alcolizzato, livornese stavolta, chiamato Piero Ciampi. [Riccardo Venturi]
biografia originariamente inserita qui