Ex componente dei Franti, gruppo torinese
"Ex componente dei Franti, gruppo torinese" mi sembra un pò troppo poco per presentare quel grande musicista ed essere umano che è Stefano Giaccone. Quella che segue è la sua biografia tratta dal suo sito: www.stefanogiaccone.com
"Italiano ma nato a Los Angeles (USA) nel 1959, si trasferisce a Torino, Italia nel 1966. Dall’estate del 1998 vive in Gran Bretagna. Autodidatta, Stefano suona il sax, la chitarra e canta. Stefano ha iniziato a suonare nel 1973, seguendo numerosi e differenti generi musicali: folk-rock e jazz, punk e avant-garde rock, suonando in centinaia di spettacoli dappertutto in Italia e in molti paesi europei (Germania, Svizzera, Spagna, Norvegia, Gran Bretagna, ecc) e ha suonato regolarmente sia come solo-act che in gruppo. La sua carriera musicale si è sviluppata all’interno della scena indipendente e underground ma non di meno recensita e apprezzata dalla critica musicale. Considerato un influente song-writer fin dal suo ruolo centrale nella scena italiana come fondatore di FRANTI, l’etichetta BLU BUS e il lavoro triennale con i KINA, una delle punk band italiane più note. In collaborazione con LALLI, la cantante dei FRANTI, ha dato vita a numerosi progetti come ISHI e HOWTH CASTLE che hanno aperto per i Sonic Youth a Milano nell’estate del 1998 e hanno suonato con i Judas2, formazione di ex-Crass. Il secondo album degli HOWTH CASTLE è stato pubblicato in vinile negli USA a metà anni ’90. Nel 1995 Stefano in duo col pianista Claudio Villiot ha presentato in tour e pubblicato il jazz-reading “CORPI SPARSI”. Questo gli ha dato l’opportunità di lavorare per 2 anni in “Addio Papà Respiro”, spettacolo del Teatro dell’Elfo/Milano, dedicato allo scomparso Allen Ginsberg, poeta della Beat Generation. Nel 1998 Stefano ha pubblicato il suo primo album solista “Le stesse cose ritornano” usando lo pseudonimo di Tony Buddenbrook, ricevendo ottime recensioni. Un mini CD “Ospiti immortali sono arrivati” è uscito nel 1999, primo lavoro di una trilogia che vede coinvolti ospiti italiani e inglesi. Il secondo “La terra difficile” è uscito nel 2001, il terzo “Alchemetry” è inedito. Nel 2003 per l’etichetta Santeria esce il nuovo album “Tutto quello che vediamo è qualcos’altro” (registrato in parte in UK con Clive Painter-Broken Dog e Dylan Fowler, chitarrista di Danny Thompson, July Murphy tra gli altri e in parte in Italia con Gigi Giancursi-Perturbazione). In collaborazione con Mario Congiu, autore e arrangiatore, già con Lalli e BandaManera, partecipa alla compilation “Come fiori nel mare”, tributo a Tenco e nel 2004, come GIACCONE&CONGIU, realizza il secondo album per Santeria, “Una canzone senza finale”, tributo ai cantautori italiani. Suona al Festival della Musica di Mantova e partecipa al CD tributo per DeAndrè “Mille papaveri rossi” con 2 brani (uno al canto con GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO). Per il settembre 2004 è previsto una loro partecipazione ad un CD con testi di Peppino Impastato, militante di sinistra ucciso dalla mafia in Sicilia. Questo CD è curato dal gruppo 24 GRANA. Stefano suona regolarmente, da solo e con Mario Congiu, oltre a strumentisti di volta in volta coinvolti. I suoi CD sono distribuiti, oltre che da Santeria/Audioglobe anche dalla Rivista Anarchica e sono reperibili ai suoi concerti come nei negozi che si occupano di musica italiana indipendente."
Come potete vedere, questa biografia non è molto aggiornata... è che a Stefano non è mai interessato celebrare sè stesso ma piuttosto suonare, lottare, amare.
Alessandro