da zentenoa.com:
Il canto a tenore si è tramandato in sardegna attraverso i secoli, infatti si ha la prima testimonianza in un bronzetto del VII sec. A.c. ritrovato in barbagia.
Esso raffigura un cantore con una mano appoggiata al mento e l’altra sull’orecchio, con due dita che piegano la cartilagine, nella tipica postura dei tenores.
Questo antichissimo canto è realizzato da quattro voci chiamate, dalla più grave alla più acuta, bassu, contra, oche e mesu oche che in forma circolare intonano canti dalle diverse caratteristiche musicali.
Sa oche, unica delle quattro a cantare un testo verbale, canta una melodia associata a un testo poetico a volte improvvisato.
I testi composti da poeti culti o semplicemente tramandati oralmente dal canto stesso, possono essere di carattere epico-narrativo, storico, satirico, di protesta e d’amore.
Molti paesi coltivano la cultura di questo antichissimo canto, valorizzando i loro talenti sin dalla più giovane età; uno di questi è Oniferi che ha dato i natali a una giovane formazione;
Il tenore “s. ruche “ di oniferi inizia la sua attivita’ nel 2003, in occasione di una rassegna svoltasi nel loro paese in memoria di un collega e coetaneo, tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale.
I giovani componenti iniziano a coltivare la loro passione, sin dai banchi di scuola e sostituendo al gioco pomeridiano le melodie di questo canto.
le prime esibizioni in pubblico evidenziano subito le grandissime doti vocali, auspicando per loro un’attivita’ che tutt’ora li vede protagonisti in diverse manifestazioni della sardegna e oltre il tirreno.
Nel loro repertorio spiccano le poesie del grande “montanaru”, e da una di queste infatti che prende il nome il primo lavoro discografico (a sa poesia), portato a termine nel 2006.
Si passa dall’esordio nel paese natale da cui inizia l’ascesa dei giovanissimi tenores, con le affermazioni nelle varie sagre, sino ad arrivare a questo secondo lavoro discografico che
s’intitola “ s’ebba candelada” e presenta al suo interno delle poesie composte da un autore fatto in casa ( roberto argiolas).
Il tenore è composto da sa oche Domenico Argiolas, mesu oche Vincenzo Caddori, bassu Giuseppe Ruggiu e contra Pasquale Pira.
Il lavoro svolto dal tenore S.Ruche si spera sia di buon auspicio, e di incoraggiamento affinché fra i giovani si moltiplichi la voglia di mantenere intatto il valore delle proprie tradizioni.